Il mio rapporto con Italia: l’amicizia tra i fogli del basilico

Criado por Letícia Castro em em 31/03/2008

Quando ci penso in Italia, mi viene istantaneamente l’aroma del basilico. Ho questa memoria odorifera forte e sempre che vado da qualche parte, gli aroma rimangono come un ricordo di mancanza, “saudade”, diremmo noi. Secondo me, ogni paese ha il suo aroma particolare: Argentina (a Buenos Aires) odora di caffè con latte, Spagna di aglio e Italia di basilico. Ma non è il basilico quello fresco, che si compra nel mercato, che si vede all’orto: è il basilico della cucina di d. Giovanna e la sua “melanzana al forno”. Unica, indimenticabile (ambidue). Ma prima, sul basilico.

Il basilico, secondo la Wikipedia, “è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (o Labiate), coltivata come pianta aromatica ed utilizzata in cucina per la realizzazione di svariati condimenti.” Inoltre è il famoso odore di tanti piatti (specie nella salsa rossa delle paste, oppure nel fragrante pesto) che viaggiano in torno al mondo e ci fa, per la boca, amare ai cuochi italiani. Il basilico è pure assai impiegato in altre cuisines, ma per me è l’erba italiana per eccellenza. Sopratutto quello della ‘melanzana’.

Donna Giovanna era la madre di Barbara, una amica di Milano, conosciuta fra corrispondenza. Quando finalmente la visitai, tre anni dopo la prima lettera, incontrai più di una conoscente: incontrai un luogo tanto simile a quello che avevo lasciato a casa: sia per il suo casino (una delle prime parole imparate in solo italiano), sia per la sua ospitalità. Sempre prima di partire, d. Giovanna faceva Barbara chiamarmi e domandarmi: “Che vuoi mangiare appena arrivi?”. Senz’altro, dicevo: “Melanzana al forno!”.

Milano era il mio quartier generale in Italia. Dopo qualche giorno, lasciavo le mie valige da Barbara e uscivo a girare altri paesi (non si animavano a venire con me). Sempre che la chiamavo, mi diceva: “Senti, mia madre ti dice che torni se succede qualcosa, sì?”. Sapevo cosa voleva dire. E seguivo le mie gite in pace, con il basilico impregnato nelle narici. Non poteva essere diverso. Sulla strada, incontravo diecinaia di gente uguale. Passata la prima impressione rumorosa, vedevo che, sotto la apparenza scortese, c’era un cuore che si apriva facilmente e ti riceveva come ai suoi. Una amica mia della facoltà, di ritorno di viaggio, protestò sulla mia appoggiatura: “non è proprio come me l’avevi detto. Sono aspri, gridano, gli odiai!”. Non era vero. Almeno non era la mia esperienza.

Italia è il più brasiliano dei paesi europei e in quell’occasione capii perché. Tutto quello che può venire fallito succederà lì: gli orari dei treni, la burocrazia, il non rispetto in fila, insomma: lo sbaglio generale. Comunque, tutto quello per cui siamo famosi si trova anche fra di loro: i luoghi bellissimi, la gioia esultante, il rumore, l’ospitalità, il farsi intimi senza ritardo, ogni segno di comportamento che mi fa capire perché sono venuti ai migliaia a vivere fra noi. Allora, non c’è ragione ad impaurirsi: siamo tutti dello stesso cesto.

Per me, il rapporto sempre sarà affascinante. Durante cinque anni ebbi amicizia con Barbara. E della stessa forma che è venuta, se n’è andata, non ho mai saputo perché. Fino a oggi, quando penso ai giorni a casa sua o quelli a Roma, Venezia, Firenze e tutti gli altri paesi, mi vengono due cose: l’aria fresca e l’aroma del basilico. Oggigiorno non so che cosa sia della loro vita, ma certamente gli debbo un altro ringrazio (chissà un giorno lo riesco a fare). In altre parole, quello che voglio dire di Italia è forse più bello nella canzone napuletana, con cui Pavarotti ci colpiva il cuore. “C’è sempre un nido nel mio cuor per te. Non ti scordar di me.”

Qui si parla italiano
Comentários (5)
  1. Luciano comentou, em 31/03/2008:

    O cheiro do manjericão se fez sentir sobressaindo-se ao molho de tomates! hummmmm
    Recordar amizades associadas a comida, só com os pratos italianos mesmo.
    Sorte a sua que pôde fazê-lo.
    Parabéns, mais uma vez, pelo bonito e bem escrito relato.

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  2. Alessandra Monteiro comentou, em 01/04/2008:

    Oi, queria dizer que gostei muito do Blog. O meu italiano não é dos melhores, mas mesmo assim li o texto inteirinho.
    Legal o nome do Blog.
    Abraço

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  3. Bernardo comentou, em 02/04/2008:

    Não sei italiano, inglês, me viro nos 30 com o espanhol e sou bom de português. Adorei o blog e os textos que li.

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  4. Silvia Blanco comentou, em 25/06/2013:

    Lê, il testo é bello, profondo…di una riccheza accompagnata con il profumo del basilico vero e il passato remoto impeccabile! Sai che ho lasciato India per un mese e il mio basilico siciliano é rimasto lí, nel balcone dove Alfredo tutte le mattine va prendere un po’ di sole. Credo che il nostro furbaccione ha già fatto qualche pranzetto di nascosto. Mi dispiace veramente per Barbara..ma penso che lo stesso basilico ti ha portato altre nuove amicizie nella vita, come la nostra! Abbraccio forte!

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  5. Letícia Castro comentou, em 25/06/2013:

    Sono sicura di sì, Si cara mia! La nostra è una amicizia costruita su un’afetto vero e riesco a dire che ci porterà a tanti anni insieme ancora. Ma, ora sono rimasta pensando nell’odore di basilico ad Alfredo. hehehe A Lola piacerebbe un bacino così profumato! rsrsrs
    Grazie per il tuo messagio, “comadre”. Mi è piaciuto veramente. Baci grandi!

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